MASSAROSA. Inserita nel tradizionale programma della festa del Comune c’è, ogni anno, la premiazione delle Magnifiche Eccellenze, ovvero personaggi che si sono particolarmente distinti in vari settori.

Eccellenze alle quali l’Amministrazione comunale conferirà un attestato durante la serata istituzionale che concluderà i festeggiamenti per il 145° anniversario della nascita del Comune di Massarosa, giovedì 18 dicembre, alle 21 al teatro Vittoria Manzoni di Massarosa, che sarà condotta da Claudio Sottili.
“La scelta quest’anno, su proposta del comitato organizzatore, – spiega il presidente del consiglio comunale Adolfo del Soldato – è andata sul musicista e compositore Paolo Marzulli “Per essersi distinto in campo artistico e sociale”; alla famiglia Cenami “Per il contributo dato alla nostra comunità nel campo sociale e culturale”; all’artista Giancarlo Cannas “Per i risultati di eccellenza ottenuti in campo artistico”; a  Padre Aldo Domenici   “Per la sua lunga opera di missionario nelle comunità bisognose” e a Suor Laura Gemignani “Per la sua illimitata generosità di missionaria nell’alleviare le sofferenze dei nostri fratelli lontani” e Aliviero (Oliviero) Gaina “Per aver trasformato la sua professionalità in una missione”.
Nel corso della serata saranno consegnate menzioni speciali a Celso Panconi per meriti nel volontariato, Settimo Simonini per l’ attività imprenditoriale, Maria (Marietta) Tognetti per la storica attività commerciale e Aldo Cortopassi e Vittoriano Ceragioli del ristorante Ferro per l’eccellenza nella ristorazione.
“Continua così- conclude Adolfo Del Soldato- una bella tradizione che mette in evidenza persone e realtà sociali del nostro variegato ed impareggiabile Comune e che ci fa conoscere ricchezze e valori spesso nascosti.”
Paolo Marzulli 012

Le biografie dei premiati:
PAOLO MARZULLI
Paolo Marzulli nasce prematuro il 15 aprile 1973 a Viareggio e lotta strenuamente per tre mesi in un’ incubatrice che lo mantiene vivo ma gli rovina la retina e lo rende cieco totale. Questa sua limitazione fin dall’infanzia però non lo rende introverso e scontroso, tutt’altro, diventa un bambino spigliato e sempre a suo agio in compagnia degli altri.
Verso i 6 anni gli viene incontro una passione che lo accompagnerà per tutta la vita, gli regalano una tastiera Buontempi che comincia a suonare con un’ attitudine rara. A 8 anni entra in casa sua un vecchio pianoforte verticale che inizia a studiare con un amico e dopo poco tempo scopre di possedere anche il dono naturale della composizione.
Nel 1986, a 13 anni, stimolato dalla famiglia e sempre accompagnato dal padre Domenico, partecipa al concorso per canzoni inedite “Natale insieme” al circolo “Il fienile” di Viareggio e si classifica al 3° posto. Nel 1987 partecipa, come autore, al Festival della canzonetta dei rioni di Viareggio con il brano “Coriandoli” battuto solo da un pezzo diventato poi un simbolo del carnevale di Viareggio: “Come un coriandolo”. Sempre nel 1987 ottiene un ottimo risultato raggiungendo la serata finale del concorso nazionale “Canzoni di domani” organizzato dal compianto giornalista e compositore massarosese Aldo Valleroni e Dimitri Brandi per il giornale “Il libeccio”.
Nel frattempo studia pianoforte, teoria e solfeggio con vari insegnanti e affronta e supera l’esame di Teoria e solfeggio presso il conservatorio di Padova nel 1990.
Ma è dalle composizioni carnevalesche che Paolo ottiene in questo periodo grandi soddisfazioni come con il pezzo “L’anima del carro” del 1988 o “Viareggio invita” che nel 1990 arriva al 3° posto al Festival della canzone ufficiale del carnevale organizzato dalla RAI.
Nel 1999 vince il Festival con uno swing accattivante intitolato “Cocktail di carnevale” con il testo di Anna Bonetti che viene eseguito all’apertura del carnevale di Viareggio di quell’anno. Sua è ancora la canzone ufficiale del carnevale nel 2002 intitolata “Fiore d’inverno” con le parole di Lisa Turiani.
Paolo lavora come centralinista presso l’ospedale unico della Versilia e continua a coltivare la sua passione per la musica qualche volta anche suonando con il nipote Luca o accompagnando chi ha voglia di cantare.
famiglia CenamiFAMIGLIA CENAMI
Emilia Cenami figlia del conte Lorenzo Cenami e di Mariangela Piccioli è la diretta discendente della storica famiglia che ha avuto nella società importanti ruoli sociali, culturali e politici.
La collina di Conca di Sotto è stata abitata sin dall’alto Medio Evo. Dell’antico monastero che qui sorgeva, resta oggi la cappellina romanica di San Lorenzo. Alcuni documenti riportano che le origini della chiesina romanica risalgono all’alto medioevo (sec.VI) all’epoca delle invasioni longobarde (anno 568). Nelle vicinanze si trova l’antico tracciato della via Emilia.
La piccola chiesa ha avuto anche una grande importanza religiosa fino al 1556, anno in cui fu privata del regolare servizio di un prete e fu unito alla chiesa di San Martino di Bargecchia.
Il pozzo in pietra sul piazzale davanti alla villa risale invece al 1.400.
Le famiglie che si sono succedute nella proprietà sono i Castracani nel sec. XIV, i Cittadella nel sec. XVIII, i Mazzarosa nella metà del sec. XIX e infine gli attuali proprietari la famiglia Cenami.
I grandi annessi agricoli, oggi, in parte, destinati all’accoglienza, sono stati costruiti nell’800,quando le bonifiche della pianura di Viareggio hanno consentito lo svilupparsi dell’attività agricola tutt’ora in funzione.
Durante la seconda guerra mondiale, la fattoria è stata occupata dal comando tedesco e il nonno Amedeo Cenami noto per la sua autorevolezza, con grande coraggio, fece valere più volte la sua volontà contestando direttamente e personalmente al comandante tedesco le ingiustizie subite a seguito delle razzie e ruberie compiute sistematicamente dai soldati.
Al giovane figlio Lorenzo Cenami, dotato fra le altre di una notevole abilità a svolgere lavori manuali e artistici, fu assegnata dall’esercito tedesco, la mansione di costruire bare, diventato esperto, si divertiva addirittura a decorarle con scritte in gotico. Approfittando del compito assegnatogli, poteva così esprimere, in modo celatamente ironico, il suo disappunto verso gli invasori tedeschi.
La contessa Elena Mazzarosa Cenami (la bisnonna di Emilia Cenami da parte di padre) donò al popolo il terreno per la costruzione della chiesa e della canonica nella località chiamata “Ai santi”. Che fu inaugurata nel 1953.
Il Conte Lorenzo Cenami amava profondamente Conca e la sua villa, che ha conservato tuttora le originarie funzioni di fattoria, fulcro di tutta l’attività agricola che si svolgeva nel territorio circostante.
La Villa Cenami a San Lorenzo in Poggio (così chiamata la località) ha rappresentato per la comunità un punto di riferimento lavorativo ed economico fondamentale che ha segnato la vita della frazione e di gran parte di Massarosa per secoli.
Il nonno materno di Emilia Cenami Cav Francesco Piccioli è stato Sindaco dal 1913/1914 e dal 1917/ 1920

GIANCARLO CANNAS
Nato a Milano il 30 agosto 1936, dove ha vissuto fino all’età di 13 anni. Trasferitosi a Firenze frequenta il ginnasio per poi abbandonarlo a vantaggio del liceo artistico e poi successivamente per frequentare l’accademia di Belle Arti dove studia pittura sotto la guida di Ugo Capocchini. Questa turbinosa formazione non termina ancora perché lo vedrà frequentare la facoltà Architettura e poi nella maturità una scuola superiore artistica a Carrara.
Un percorso formativo accompagnato da una difficoltà, da un’ansia continua e da una sofferta ricerca nei confronti di quella vocazione artistica mai negata e mai accettata fino in fondo.
Dal 1957 Cannas si è dedicato alla pittura con frequenti pause di riflessione. Alterna momenti di sfrenatezza a momenti di attento studio alle problematiche dell’uomo e tutto questo contribuisce a rendere più complessa la sua visione artistica. La sua pittura caratterizzata dai volumi lasciava presagire la sua evoluzione verso la scultura.
Negli anni Ottanta si avvicina con interesse allo studio della scultura Artista schivo, partecipa raramente ad esposizioni, preferendo lavorare con assiduità alle proprie realizzazioni.
Da ricordare
Mostre personali di scultura alla galleria “Diario di bordo” a Montpellier 2007
Galleria Rutzmoser a Monaco di Baviera 1997

PADRE ALDO DOMENICI
Padre Aldo Domenici nato a Piano di Conca il 27.01.1939, entra nella congregazione dei Missionari Comboniani all’età di 10 anni e segue gli studi liceali a Gozzano e quelli teologici nella casa madre di Verona, fino alla ordinazione sacerdotale il 27 giugno 1965.
Segue un periodo di studi in Inghilterra per perfezionare la lingua inglese e, nel 1969 parte per la terra di missione: l’Uganda dove rimane fino al 1991 operando fra la popolazione di etnia lobara nel nord – ovest del paese.
Dal 1992 per dieci anni rimane in Italia come economo della casa comboniana di Pesaro.
Dal 2002 al 2006 è in Kenya, a Nairobi e dal 2007 a tutt’oggi è di nuovo in Uganda nella missione di Moroto, nella Regione di Karamojia al confine con il Kenya nel nord est del paese.
La casa di accoglienza dei Comboniani svolge attività di pastorale, costruzioni, garage e cappellania delle scuole superiori, delle suore e dell’ospedale.
Fra le sue passioni: la fotografia, le moto e il volo. Insieme al nipote Gabriele, grande appassionato anche lui di motociclismo e viaggi sulle due ruote, ha effettuato numerosi viaggi visitando l’Europa, l’ultimo in Spagna e Portogallo toccando le comunità comboniane di questi paesi.
Nei brevi periodi di vacanza in Italia, insieme all’amico Paolo di Piano di Conca si dedica all’altra grande passione che è il volo, accompagnando l’amico su alianti e piccoli aerei da turismo.
Attraverso la fotografia Padre Aldo documenta il suo grande amore verso la natura e l’ambiente, nella sua esperienza di missione ha prodotto una raccolta importante sulla flora e fauna naturale delle zone in cui ha vissuto.
Il 27 giugno 2015 compirà 50 anni di sacerdozio.
Suor LauraSUOR LAURA GEMIGNANI
Laura Gemignani nasce a Massarosa il 10.03.1954, frequenta le scuole elementari e medie a Viareggio dalle suore Dorotee e successivamente continua il suo percorso scolastico presso l’Istituto Leone XIII conseguendo il diploma di insegnante di scuola materna.
Svolge il suo lavoro di insegnante dal 1974 al 1979 presso alcune scuole materne del comune di Camaiore, in questi anni sorge in Suor Laura il desiderio di dedicare un po’ del suo tempo e delle sue energie ai sofferenti e per realizzare questo desiderio frequenta la scuola per infermieri. Nel 1978 termina il suo percorso di formazione specialistico diplomandosi.
Nel 1978 la svolta della sua vita: la visita nella missione di Padre Aldo Domenici in Uganda. Qui il suo percorso futuro le appare chiaro e ben delineato, si dimette dal ruolo di insegnante di scuola materna ed entra nella comunità delle suore comboniane.
Il suo percorso religioso inizia nella comunità delle suore comboniane di Roma e prosegue in varie sedi italiane. Si poi trasferisce per un certo periodo di tempo a Londra per perfezionare la lingua inglese.
Nel 1983 parte per la sua prima missione in Etiopia, dove vi rimarrà fino al 2012. Nella missione svolge il servizio di infermiera e contabile.
Nel 2013 viene affidata ad una missione nel Sud del Sudan, dove svolge tuttora il suo servizio.
Quest’ultima missione la vede impegnata intensamente anche nell’allestimento di un centro sanitario per servire la popolazione di questa regione del Sudan.

Aliviero GainaALIVIERO (OLIVIERO) GAINA
Nato a Massarosa il 15.12. 1937 e risiede a Piano di Conca
A Piano di Conca il nome Oliviero veniva pronunciato ogni qualvolta una persona si trovava nelle condizioni di dover ricorrere all’aiuto di un sanitario o di un consiglio per la cura di un proprio caro.
Pronunciare quel nome voleva dire avere un soccorso immediato, generoso e prevalentemente gratuito.
Un infermiere all’antica che prestava soccorso a 360° grazie alle sue conoscenze ed esperienza.
Si prodigava in modo quasi illimitato verso quelle persone che si trovavano in condizioni di disagio fisico, di immobilità e rappresentava per i familiari un supporto e un aiuto impagabile.
La sua competenza in ambito sanitario era accompagnata da uno spirito burlone e bonario che riusciva, anche nelle condizioni di grande sofferenza, a sollevare il morale dei malati e dei suoi cari.
Fattivo collaboratore e instancabile accompagnatore nei viaggi della speranza verso Lourdes e gli altri luoghi di fede. Si prodigava inoltre nella raccolta di fondi e aiuti per sostenere chi non poteva affrontare economicamente questi viaggi.

(Visitato 1.369 volte, 1 visite oggi)
TAG:
2014 cenami magnifiche eccellenze massarosa premiati

ultimo aggiornamento: 17-12-2014


Festa del Comune di Massarosa. A Pian di Conca intitolazione della Piazza a Didala Ghilarducci

Andrea Querzolo entra in Assohotel Toscana‏